Consulenza egocentrica

Durante le mie attività di consulenza, spesso mi affianco a collaboratori e personale esterno già presenti, per storicità o per diversificazione dei fornitori.

Dove mi occupo di networking, ad esempio, è probabile che non possa implementare io stesso le modifiche o aggiunte alla parte di hypervisor. Dove sono io a gestire solo la firewall, è normale ricevere richieste per la creazione di vlan che devono ruotare esternamente alla lan, oppure delle rotte di ritorno verso gli switch Core per nuove vlan da creare.

Questo in genere implica almeno due attori all’interno del processo, che sia una nuova implementazione o una Change Request, e questi due attori dovrebbero in genere essere coordinati direttamente dal cliente. Spesso capita che il cliente non voglia o non possa gestire eventuali richieste ad altri fornitori, per diversi motivi.

E’ quindi un ottimo momento per mettersi il “cappellino” da PM e cominciare a far girare la ruota di ticket, telefonate o qualunque sia il metodo di ingaggio della terza parte. Soluzione che in molti preferiscono evitare, ma dal momento che spesso è proprio il cliente ad essere allo scuro di quello che succede all’interno della sua infrastruttura, non è possibile fare diversamente.

Per fare un esempio, questa potrebbe essere una mail reale inviata neanche tanto tempo fa, inizio Maggio del 2022, ovviamente con il referente aziendale in Cc:

Buongiorno, sono X, seguo il cliente Y dal punto di vista dell’hypervisor e delle vlan attestate su VMWare. Insieme con il cliente stiamo procedendo ad una ristrutturazione di una parte delle vlan raggiunte dai nodi del cluster, ed avremmo bisogno che ci predisponeste un’interfaccia sul firewall per una nuova vlan; l’indirizzamento potete deciderlo in autonomia, l’importante è che sia una vlan trusted e che possa raggiungere le altre reti esattamente come le vlan ora presenti.
Ci servirà per fine mese, quindi non c’è fretta.
Se avete domande, potete contattarmi al 39…., oppure potete rispondere alla presente cosi da rimanere tutti allineati.
cordiali saluti

Il destinatario di questa mail si occupa del firewall perimetrale e del gestionale(?), e dal cliente non è presente uno switch L3.

Tempo qualche giorno sono stato ricontattato dal cliente, che dalla sua parte era rimasto un pò sorpreso dal numero di telefonate e mail che gli erano arrivate dal sales manager dell’altro fornitore. La collaborazione è di lunga data, ci siamo sentiti in altre occasioni e i nomi delle persone nel loop sono sempre quelli degli ultimi anni.
Questo fornitore ha espressamente dichiarato, rispondendo alla mail ma togliendo il sottoscritto dal loop, che sarebbe bene che fornissero loro tutta l’assistenza e la manutenzione su tutta l’infrastruttura, per motivi di “sollecitudine delle chiamate”, “miglior gestione dell’assistenza”, “minor tempo di intervento”, “maggiori competenze”, “gestione delle relazioni con terze parti molto difficili”.

Sono argomenti validi, non ci sono eccezioni ed è un fattore di logica: chiunque avrebbe miglioramenti da un singolo SPOC di un unico fornitore per qualunque necessità. Rimane il fatto che la relazione era già aperta, avviata da diversi anni, e non ci sono mai state situazioni di mancata collaborazione.
Il mondo è paese e il mercato è fortunatamente libero, ma quello che mi chiedo è se fosse davvero necessario arrivare a usare queste parole, non per me in quanto sinceramente poco mi toccano, quanto perchè il cliente per primo ha compreso che svalutare apertamente la controparte, soprattutto via mail dove la caratteristica orale e il tono usato sono per il 99% mal interpretati, non è una soluzione di approccio valida.

Dopo questo episodio non c’è stata una lunga e proficua collaborazione tra le parti in “causa”, la parte del firewall è passata a me, mentre il gestionale è fermo come nuove implementazioni per un pensiero di cambio di partner.

Tutto questo per dire che se l’attività commerciale deve poter essere consentita a chiunque, deve sempre essere posta ad un livello professionale, e mai personale; a parte le dovute eccezioni di amicizia o di “confronto economico”, nella mia esperienza ciò che risulta essere davvero è un fornitore o un partner che possa portare valore. Questo valore si traduce in sapere scegliere anche fuori dalla nostra Skill Bag una figura che sappiamo poter svolgere un determinato compito con tempi e modi corretti.

Il resto possiamo farlo fare ai commercianti, a quali regalare anche i clienti insolventi.